Marziano Motta


Sono nato a Sala Bolognese in provincia di Bologna il 5 febbraio 1953. Ho iniziato a fare Karate a 18 anni tra la fine del 1971 e l’inizio del 1972.

Come ho fatto ad avvicinarmi a questa disciplina?
Il modo è stato abbastanza fortuito ed occasionale.
Fino a quell’età, come gran parte dei giovani di quell’epoca ero dedito al calcio. Ero anche abbastanza bravo e fisicamente ero discretamente impostato in quanto mi allenavo con una certa assiduità e quindi ero dotato di  un discreto fisico.

  Marziano Motta

In quell’anno (tra il 1971 ed il 1972 appunto) frequentavo la IV ragioneria a San Giovanni in Persiceto (BO) e per la materia di ginnastica venne nominato un nuovo professore, che sarebbe poi stato il mio professore di ginnastica per la IV e la V ragioneria. Un professore giovane proveniente da Bologna
Questa persona aveva un fisico davvero eccezionale e si muoveva con una velocità ed un’agilità “felina” che non erano usuali, date probabilmente dall’attività sportiva praticata.

La persona si chiamava Ferdinando Balzarro, aveva allora 27 anni ed a quei tempi era II Dan di Karate. In quel periodo, ricordo, passò dal II al III Dan.
Inutile sottolineare che data l’età del soggetto e le caratteristiche del personaggio, questi instaurò un rapporto basato su un notevole affiatamento con gli alunni sia maschi che femmine della classe.

Ci raccontò che praticava Karate, che tutte le settimane con altri atleti di Bologna andava a Milano ad allenarsi dal Maestro Shirai, che in quel periodo stava per aprire una palestra in città dove lui avrebbe insegnato questa disciplina e che sarebbe stato molto contento se qualche alunno di San Giovanni in Persiceto fosse andato ad allenarsi nella sua nuova palestra.
Fui l’unico che colse l’invito.

E così iniziò la mia pratica di questa disciplina presso la palestra “Efeso Club”. Da principio iniziai insieme ad un mio amico vicino di casa. Poi questi dopo un paio d’anni smise e proseguii da solo. Ricordo che agli inizi fu abbastanza dura per svariati motivi: un po’ perché la palestra da casa mia era abbastanza scomoda, ma soprattutto perché gli allenamenti di quegli anni erano assai duri. Inizialmente all’Efeso vi erano due corsi: uno per principianti, di cui facevo parte anch’io, tenuto dal M° Rossano Ruffini e l’altro più avanzato, tenuto dal M° Nando Balzarro.

Una delle cose più belle che ricordo di quel periodo è che alla fine di quegli allenamenti il M° Balzarro ed il M° Ruffini facevano 10 minuti/un quarto d’ora di combattimento libero. Posso assicurare che era una cosa fantastica assistere a quelle esibizioni; in effetti il bordo del Tatami era sempre pieno di gente che assisteva ad occhi sgranati il confronto fra due atleti di quella statura, che a quei tempi erano ai massimi livelli in campo nazionale e non solo. Ma la cosa bella a mio avviso era che siccome i due avevano una profonda conoscenza l’uno dell’altro in quanto cresciuti praticamente insieme, nel combattimento libero tiravano senza remore di sorta ed osavano anche oltre il normale limite, ma sempre con un controllo ed una pulizia nella tecnica che io, a quei tempi principiante, rimanevo a bocca aperta.

Così ha avuto inizio la mia carriera da Karateca dall’allora VIII Kyu fino a cintura nera I Dan, esame sostenuto davanti al M° Hiroshi Shirai il 15 febbraio 1976, il II Dan sostenuto nel marzo del 1978 sempre col M° Shirai e via via fino ad oggi in cui ho avuto il piacere e l’onore della fiducia concessami dal mio Maestro Nando Balzarro di essere inserito nella ristretta cerchia dei maestri della sua scuola.

Ho avuto una discreta attività agonistica tra il 1975 ed il 1985 limitatamente al Kumite dove ho praticamente sempre superato le qualificazioni regionali per i campionati italiani di Kumite ed ho fatto parte della squadra di Kumite dell’Efeso insieme a Enrico Ferraro, Massimo Moretti e Gianni Baccilieri tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta.

Pur essendo Maestro non ho praticamente mai insegnato, se non qualche lezione occasionale per esigenze di sostituzione in palestra di assenze di qualche istruttore, però non vedo l’ora di terminare la mia attività lavorativa (che spero ormai prossima) per avere più tempo libero e poter creare un corso tutto mio di principianti da poter far crescere sotto i miei insegnamenti per portarli al miglior livello possibile.

Per il momento mi accontento di proseguire con serietà la pratica, con lo studio sempre più approfondito della tecnica sotto la guida del mio Maestro che dal punto di vista della maestria ha, a mio avviso, raggiunto oggi un livello che a dire eccelso mi sembra quasi sminuente. In effetti l’evoluzione che ha avuto questa disciplina da quando ho iniziato ad oggi è stata enorme; allora si basava più su un fattore prettamente fisico, ora si cura più lo studio dell’uso del corpo e dei particolari.

L’insegnamento e la pratica del Karate oggi è molto cambiato rispetto a quello che s’insegnava e si praticava una volta, l’evoluzione della tecnica è stata notevole.

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